Fine stagione, periodo di transizione.

Vediamo come affrontarlo.

La stagione agonistica 2019 sta ormai volgendo al termine insieme alle ultime gran fondo, agli ultimi sprint al cardiopalma nei circuiti ed alle ultime salite impolverate delle gare XC. Per molti di noi sarà stata una stagione impegnativa, ricca di eventi che, come ultimamente accade, iniziano sempre più in anticipo. Lunghi periodi agonistici e preparatori esigono obbligatoriamente, per chi volesse mantenere un livello psico-fisico adeguato, periodi di transizione e di stop dell’attività.

A qualsiasi livello ci poniamo, sia esso amatoriale di medio alto livello che professionistico, il periodo definito di “transizione” o transitorio ha il ruolo di Caronte nei confronti di Dante nella Divina Commedia e ci traghetterà dalla fine della stagione in corso verso lo stop e l’inizio della stagione successiva.

Come gestire questa transizione?

Al termine dell’ultima competizione calendarizzata inizierà un periodo compreso tra 10 e 15 giorni che vedrà una riduzione progressiva del carico allenante e dell’intensità. Si svolgeranno uscite di gruppo dove l’intensità si attesterà tra il 70-75% del periodo agonistico ed i volumi progressivamente andranno riducendosi per consentire al corpo di adattarsi alla futura situazione di relax. Non si seguiranno tabelle e schemi predefiniti, lo scopo, oltre a quello di rigenerare il corpo sarà quello di rilassare la mente e svincolarla dal rigore del programma fino ad ora eseguito. Al termine del periodo di transizione, prima dello stop stagionale, sarebbe opportuno eseguire un test valutativo.

Inizierà così, un periodo di distacco dall’esercizio della bicicletta, potremmo svolgere attività alternative con il solo scopo ricreativo. Nel periodo pre-invernale prima della preparazione specifica, possono essere svolte attività com il Cross Training, in nuoto e per chi ne avesse le possibilità qualche corsa a piedi. Fondamentale sarà cercare di mantene il proprio peso corporeo in una finestra di 3 o 4 kg in più rispetto al nostro standard, questo ci eviterà enormi sacrifici alla ripresa dell’attività. In questo periodo, se caratterizzato da sedentarietà eccessiva, potremmo notare anche una lieve diminuzione della massa muscolare che potrebbe però essere seguita da un probabile incremento di peso dovuto all’accumulo di massa grassa. Conoscere il proprio fenotipo a livello fisico può esserci d’aiuto per gestire al meglio le variazioni di peso tramite una corretta e mirata alimentazione.

Paradossalmente questo periodo è mal vissuto dagli atleti e a tal proposito il periodo transitorio ha il compito di “disintossicare” il corpo e la mente dalla dipendenza dall’esercizio fisico rendendo poi il periodo di stop più facilmente gestibile. La fame, il senso di smarrimento iniziale e la carenza di endorfine potrebbero rendervi nervosi ma svolgere attività piacevoli vi ricaricherà sia fisicamente che mentalmente rendendovi nuovamente motivati per affrontare una nuova preparazione ed una nuova stagione agonistica.

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